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14/06/12

Volunia per tutti!




Un breve excursus tecnologico per riportare l'annuncio dell'apertura di Volunia che passa dalla versione Beta a quella ufficiale, aperta a tutti. 
Per chi non sapesse cos'è Volunia spieghiamo che si tratta del primo social search network, nato da un progetto italiano, basato sulle affinità di ricerca.
Un vero social network dunque, disponibile in 12 lingue e con alcune novità rispetto alla fase sperimentale iniziata a febbraio. 
L'abbiamo provato per vedere quali sono pregi e difetti. 
La prima (ed unica a dire il vero) novità, rispetto ad altri motori di ricerca, sta senza dubbio nel fatto che si possa interagire con gli altri utenti direttamente tramite la chat, che compare a fianco della pagina web che state visitando. Questo trasformerebbe, secondo gli intenti di Volunia, la semplice ricerca in azione sociale, rendendo la navigazione su web più... significativa? Per il momento sembrerebbe solo più lenta, ma magari è un problema mio.


Ognuno può scrivere il suo parere, scambiare consigli e opinioni, lasciare insomma una testimonianza della sua esperienza su quel determinato sito. Se da un lato potrebbe essere  un'ottima cartina tornasole per il sito stesso, dall'altro c'è il rischio, considerando la compulsione con cui gli utenti in genere commentano tutto e dovunque non sempre a proposito, che l'occasione faccia l'uomo ladro per troll, persone in cerca di un momento di gloria e affini vari, rendendo la chat un campo di battaglia più che un luogo dove scambiarsi opinioni. Tutti i messaggi in ogni caso rimarranno visibili sulla piattaforma in modo che chiunque possa leggerli e rispondere in qualsiasi momento.
C'è la possibilità inoltre di crearsi la propria rete di amici, un pò come su Facebook,  tramite la funzione Raggiungi oppure scoprire i trend e le notizie più lette tramite Top Pages e Top News e condividerle con gli altri. 


Volunia mette anche a disposizione un blog e dei video tutorial con le guide all'utilizzo.
Lo scopo è quello di favorire l'eliminazione delle barriere geografiche e culturali tramite l'interazione sociale, “Non tutta la conoscenza è reperibile su Internet, la più importante vive nei ricordi, nella testa e nel cuore delle persone” dice il comunicato di lancio del progetto.
Sarà così? Non ci resta che aspettare e vedere. 

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